PRATICA EDILIZIA
La Pratica edilizia è il documento che permette di costruire, demolire o modificare un immobile. Nel corso del tempo, con l’aggiornarsi della normativa, alcuni titoli edilizi hanno subito notevoli cambiamenti che talvolta hanno portato alla loro sostituzione al fine di garantire uno snellimento delle procedure.
Le pratiche edilizie si distinguono in:
- permesso di costruire, che sostituisce la Concessione Edilizia e Licenza Edilizia a partire dal 2001;
- S.C.I.A. (Segnalazione Certificata Inizio Attività) che sostituisce la D.I.A. (Denuncia di Inizio Attività);
- C.I.L. (Comunicazione di Inizio Lavori) o C.I.L.A. (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata);
- cambio di destinazione d'uso, nel caso - ad esempio, si voglia trasformare un abitazione in ufficio oppure il contrario.
Per la presentazione di un’istanza sarà necessario in primo luogo effettuare delle accurate indagini urbanistiche e verificare innanzitutto la conformità dei luoghi e successivamente verificare la fattibilità dell’intervento rispetto alla normativa edilizia locale.
Espletate le prime verifiche si potrà procedere con la predisposizione di elaborati tecnici dettagliati e delle asseverazioni necessarie all’ottenimento delle autorizzazioni per l’esecuzione delle opere in progetto.
Con l’intento di uniformare i procedimenti edilizi su tutto il territorio nazionale, sono stati introdotti gli Sportelli Digitali per la presentazione telematica delle pratiche edilizie. Ad oggi quasi tutti i comuni sono dotati di apposita piattaforma digitale per la presentazione di qualsiasi procedimento edilizio.
Tali pratiche edilizie devono essere redatte e presentate da un tecnico abilitato, iscritto ad un ordine/collegio professionale.